Gli episodi di malasanità sono per fortuna al centro dell’attenzione da diverso tempo. Il legislatore è diventato molto sensibile in merito, come dimostra l’istituzione dei Comitati Valutazione Sinistri. Di cosa si tratta? Di collegi indipendenti, che si riuniscono periodicamente e che vengono regolamentati sulla base della singola normativa regionale. Il CVS (Comitato Valutazione Sinistri), a seconda della situazione è composto da professionisti diversi sia esterni, sia interni. Di base possono essere presenti un risk manager, l’avvocato di fiducia dell’azienda ospedaliera e professionisti le cui competenze variano a seconda della situazione da trattare.
Comitato Valutazione Sinistri: quali sono i compiti?
Come già ricordato, le peculiarità operative dei CVS (Comitato Valutazione Sinistri) variano a seconda della normativa regionale. Di base il CVS contribuisce a individuare quelle aree di criticità che, sia dal punto di vista organizzativo si da quello tecnico e professionale, possono facilitare l’insorgere di contenziosi. A tal proposito il CVS suggerisce delle azioni correttive.
I membri dei singoli Comitati hanno anche la facoltà di definire le priorità d’intervento e di analizzare i risultati ottenuti. Molto importante è l’analisi del rischio. I Comitati Valutazione Sinistri delle aziende ospedaliere valutano l’impatto economico dello stesso. In questo caso entra in gioco la polizza, in quanto il sinistro deve essere collocato ‘sopra’ o ‘sotto’ il limite della Self Insurance Retention.
I CVS, che si riuniscono con cadenza periodica (in generale mensile), presentano al direttore dell’azienda ospedaliera una relazione delle attività svolte durante l’anno. Tra i loro compiti è presente anche la definizione delle pratiche che permettono di migliorare l’immagine della struttura sulla base delle richieste risarcitorie presentate.
Come lavorano i CVS (Comitati Valutazione Sinistri)?
Per approfondire ulteriormente i compiti dei Comitati Valutazione Sinistri è bene ricordare che agiscono quando la pratica è ancora in fase stragiudiziale. Il Comitato inizia a lavorare nel momento in cui riceve dal Servizio Affari Generali e Legali la pratica relativa alla richiesta di risarcimento.
La fase successiva consiste nell’analisi e nella valutazione delle suddette richieste. Hanno priorità gli eventi che non risultano coperti da polizza assicurativa. Uno step molto importante prevede l’analisi della perizia del medico legale che ha effettuato una visita sul soggetto che ritiene di aver subito un danno da malasanità.
Sulla base della suddetta documentazione, il Comitato Valutazione Sinistri ha la possibilità di effettuare una stima iniziale, ovviamente presunta, dell’entità economica della richiesta di risarcimento.
Una volta definiti i dati in merito, il Comitato individua tutti gli interventi necessari a definire le pratiche nel minor tempo possibile.
Nelle procedure operative dei Comitati è possibile includere anche l’analisi delle criticità relative all’esame delle pratiche e l’ottimizzazione dei percorsi assistenziali, sempre sulla base della natura e dell’entità delle richieste risarcitorie.
I membri dei Comitati Valutazione Sinistri delle aziende ospedaliere sono tenuti a esprimere il proprio parere in merito alle richieste risarcitorie entro sei mesi dall’acquisizione della succitata istanza. In tutti i casi ha la facoltà di richiedere sia al soggetto che ritiene di aver subito il danno sia all’azienda ospedaliera ulteriore documentazione finalizzata a formulare il parere nel migliore dei modi.
Novità inserita il 30 Marzo 2017
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